Il dio tamburo

Concerto 

voce e tamburi, Alfio Antico 

contrabbasso, Amedeo Ronga

sabato 23 settembre h 21:00 – CasaNave Alle Mura, Tuscania

“Il tamburo è battito, è sonorità, è parola. È ritmo, è armonia, è melodia. È ironia, è rabbia, è romanticismo. È tutt’uno con Alfio Antico. ‘Io sono il tamburo’. Poeta e cantore romantico, mescola arpeggi e contrappunti con la tarantella e la pizzica. Nelle sue mani il tamburo esprime sonorità inaudite che svelano le risorse estreme di questo ancestrale strumento. Lo accarezza come un’arpa, lo pizzica come una chitarra barocca, lo strapazza come una Fender di Jimi Hendrix, lo fa dialogare con altri strumenti. Classico e rock, antico e moderno, tradizionale e sperimentale, colto e popolare, tragico e comico, teatrale e musicale. Maestoso. Come una pastorale di Beethoven. Come una sinfonia della natura.” Giuseppe Attardi

Il programma, oltre ad alcuni brani del repertorio di Alfio, ne comprende di nuovi tra quelli dell’album uscito di recente “Ricotta Salata“. Delle copie di questo speciale vinile saranno disponibili per l’acquisto la sera del concerto. 

Tra un tempo e l’altro, ci sarà un intervallo conviviale offerto in collaborazione con l’Azienda Rosmarina:
calice di vino rosso, biancomangiare (tradizionale dolce siciliano) e cioccolatino.

Master Class

con Alfio Antico

domenica 24 settembre  h 10:00 – 13:00 – CasaNave Alle Mura

“Il Tamburo è come noi, come giocare da bambini, quanto più giochi più scopri. L’importante è saperlo ascoltare, guardare con rispetto come fosse una persona anziana… Il Tamburo è amico, compagno fedele che non ti tradirà mai.”

In questa Master Class, Alfio Antico ci accompagna in un viaggio attraverso il suo ricchissimo linguaggio musicale, ma non solo. Condividerà con noi la sua storia ed esperienza personale, il rapporto con la natura, l’arte e la cultura che caratterizzano il suo percorso. La Master Class è aperta a tutti. E chi ha un tamburo, musicista e non, è invitato a portarlo con sé!

• le origini: l’esperienza di pastore, di vita in mezzo alla natura, di ascolto degli infiniti rumori della campagna, del tamburello che la nonna suonava al piccolo Alfio perché vincesse la paura;
• la crescita personale e il rapporto con lo strumento: il Tamburo a cornice (il suono, le pelli, la cornice, l’intarsio, i piattini)
• il rapporto tra Tamburo e corpo;
• l’uso del braccio sinistro: impossessarsi dell’anima del Tamburo, per farne uno scudo che controlla “l’avversario”, il braccio destro;
• l’uso del braccio destro: dialogo e contrapposizione;
• comincia la danza: sinistro e destro insieme;
• il canto e il ritmo: ascoltiamo il suono e lentamente accordiamo la nostra voce, che diventa protagonista del ritmo. Il Tamburo le dona l’armonia.

>Biografie

Alfio Antico, (Lentini 1956) è considerato in tutto il mondo come il maestro dei tamburi a cornice, ma questa è solo una parte della sua arte. Tutti gli strumenti che suona sono fatti a mano e decorati da lui stesso: dalla pelle alle cornici e ai piatti, fusi a mano, martellati e accordati, strumenti meravigliosamente intarsiati con segni di antica saggezza. Il ritmo che produce è sorprendente e risiede nel controllo completo dello strumento. Nelle sue mani, il tamburo esprime sonorità impensabili e alla musica Alfio aggiunge la sua vena poetica, espressa in dialetto siciliano antico, con fonemi onomatopeici e suoni di animali. Fino all’età di circa 20 anni è stato un pastore nelle montagne dell’entroterra siracusano. Poi a Firenze iniziarono le sue prime esperienze musicali che lo portarono ben presto a collaborare con grandi artisti e personaggi della musica e del teatro (Musicanova, Edoardo Bennato, Vincenzo Spampinato, Lucio Dalla, Fabrizio De André, Carmen Consoli, Vinicio Capossela, Peppe Barra, Renzo Arbore, Roy Paci, Lautari, Gianni Perilli, Piero Ricci, Nuova Compagnia di Canto Popolare, e per il teatro, con Maurizio Scaparro e Pino Micol, Giorgio Albertazzi, Ottavia Piccolo e Renato De Carmine, Roberto De Simone, Amedeo Amodio, Vittoria Ottolenghi, per nominarne solo alcuni). Artista eclettico ad alti livelli di maestria e virtuosismo, Alfio vanta una lunga carriera di grandi successi in Italia e all’estero, concerti, rassegne, rappresentazioni teatrali, incisioni su varie etichette. È uscito quest’anno il “live” “Ricotta Salata” registrato in Basilicata per il ventennale di “Anima ‘ngignusa”, con cinque inediti fra cui la title-track capolavoro. Inteso come «narrazione di un frammento della vita» dell’artista lentinese, l’album racconta di un’amicizia nata vent’anni fa tra quattro ex ragazzi: il quartetto Alfio Antico, Raffaele Brancati, Paolo Sorge e Amedeo Ronga.

Amedeo Ronga studia il contrabbasso a Napoli con il m. A. Colonna e partecipa in seguito a corsi di perfezionamento musicale di Siena jazz dal ’90 al ’93 con Furio di Castri, Paolino dalla Porta, Marc Johnson. Partecipa a festival e rassegne in tutta Italia e all’estero e in numerosi concerti nel circuito dei club di jazz. Suona in varie formazioni e si esibisce con ospiti fra cui Danilo Rea, Paolo Fresu, Rudy Migliardi, Franco D’Andrea, Battista Lena, Mathias Schubert, Sarah Morrow. Collabora in progetti di musica popolare e d’autore con Musicanova, il quintetto acustico di Gabriella Ferri nelle tournee del ’97 ’98, Patrizio Trampetti e New Folk Band, Alfio Antico in duo e quartetto, Mauro Pagani, e con i Fratelli Mancuso con i quali partecipa al prestigioso festival “Sharq taronalari” a Samarcanda in Uzbekistan nel settembre del 2001. Numerose le rassegne nazionali ed internazionali a cui ha partecipato: dal Festival multietnico di Massalombardo-Monsummano, all’Irpinia folk festival, al Notturno Etrusco Tarquinia, e in concerti in Olanda, Belgio, Germania, Lussemburgo, Svizzera, Grecia, ecc. Ha collaborato inoltre in numerose produzioni teatrali e inciso per diverse etichette. Insegna basso elettrico e contrabbasso presso la scuola comunale di Greve in Chianti e presso la scuola di musica Oltrarno di Firenze.